martedì 8 novembre 2016

Eco di voce

Eco di voce
nella volta del cielo
luna velata
(Momoko Kuroda 1938)

Sì. L'influenza, unita a pigrizia e a masochismo, mi ha letteralmente divanata davanti alla televisione-delle-viteindiretta. 
Tra un opinionista e un vip - entrambi con lo stesso incarnato di cellophane- sfilavano i "collegamenti", i servizi esterni che punteggiano, lividi, la scaletta con gli ospiti. Vedo che terremoto e uragano hanno ben arricchito l'offerta solita a base di orfani e scomparsi. 
Bene, guardiamo, allora. Sono qui. Ecce homo.
Appare la madre della ragazza che si è tolta la vita per la vergogna di un video hard e che cercava ragioni, il senso di quanto sta vivendo. Come l'uragano, entriamo a forza nel suo salotto con le poltroncine in stile, dorate. È tutto in ordine, qui, sembra che ci voglia dire la madre. È tutto in ordine che può venire qualcuno, ma quel qualcuno siamo noi, sono io. La signora parlava, primissimo piano sugli occhi. Piangeranno? Piangeremo?

(clicca e leggi QUI)

Auguro alla madre di Tiziana Cantone la forza di Ilaria Cucchi, che è riuscita a farsi scudo della morte del fratello Stefano. Perché dietro quello scudo intravediamo una ragione di vita, una lotta che è diventata la nostra e, quando appaiono le foto della "sindone" della vita che fu di Stefano, lo scudo si para davanti i suoi occhi.
E dietro lo stesso scudo c'è anche una piazza vera e non più televisiva, piena di luci, ognuna accesa contro la tortura in carcere, una fiaccola di consapevolezza, una pagina facebook, un'attività di impegno costante...
Che da queste brutture, da queste tristezze, da queste miserie, possa nascere una ragione di vita, ho pensato cambiando canale e forse dicendo qualche parolaccia non ricordo più a chi.


("nella volta del cielo")


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