venerdì 12 agosto 2016

#IostoconAlex

La via
diritta
solitudine
(Santōka 1882-1940)


Che il marciatore Alex Schwazer conosca questo haiku di Santōka lo escluderei, ma che la via per lui sia solo di solitudine, lo sa bene. 

Nella società che esige corpi capaci di qualsiasi performance sportiva, la strada della verità da diritta diventa tortuosa. Lo share si alza solo per bracciate da supereroi, per centesimi di secondo guadagnati da corpi celesti, per ciclisti che, muti e sordi, continuano a pedalare anche da fermi. Quando qualcuno rompe il circolo (vizioso? virtuoso? mediatico?) con lacrime o denunce, viene espulso ed emarginato per essere santificato da pubblico e giornalisti, come è successo a Pantani (su quelle salite veniva raggiunto dagli sputi della folla bue) solo dopo morto. 
Per questo condivido una per una le parole di Susanna Tamaro sulla storia del doping di Schwazer (clicca QUI) e l'hashtag #IostoconAlex.

(Roma. Villaggio Olimpico)

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