forma un fluttuante
ponte di sogni
(Takarai Kikaku 1661-1707)
I ragazzi che vedo aggirarsi nella città, oggi così afosa, non hanno mai nulla in mano.
Osservo solo ora - sono i tempi elastici dell'estate a permettermelo - che non portano pesi. Fluttuano leggeri, come zanzare in volo.
Le borse, le buste, le tracolle, i pacchi, i borsoni arriveranno dopo, fra qualche anno, a gioventù finita. Continuo a osservarli mentre si godono, inconsapevoli, le mani libere, i capelli che non si impigliano, le spalle morbide che donano quella tipica andatura un po' frolla.
Vorrei fermarli, dirglielo a ognuno di loro, mentre incastro la spesa e la sacca dentro il mio bauletto, "Bello, bella, goditela tutta questa leggerezza!"
Ma la frase mi rimane chiusa nel casco che mi sto agganciando sotto la gola. Salgo sul motorino e metto in moto.
E cerco di sentirmi un po' come loro.
(In volo) |
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