martedì 4 agosto 2015

Cicale

Cantano le cicale
sulle pere avvolte
in buste di carta
(Issa 1763-1827)



Che nessuno mi tocchi le cicale!
Ma come è possibile stare senza quel sottofondo che sa di legno e caldo? Che ti offre una meditazione sciuè sciuè in grado di connetterti direttamente con il cosmo? E come farò in inverno?

Se i monaci zen con il kigo estivo della cicala si sono sbizzarriti regalandoci haiku come questo, che molto ha del quadretto impressionista, molto ma molto più modestamente vi annoto la mia esperienza mistica: attraversare in motorino, o a piedi, "Roma cicalona" e ascoltare i cori estivi.
Cicale che attaccano all'unisono, poi un assolo, un crescendo, un repentino silenzio per poi ricominciare. Ma dove siete mai?

E ci si sente vivi. Semplicemente.


(Produzione estiva)

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