mercoledì 4 marzo 2015

Record

Tornata ancora
al bicchiere di sakè
la mosca annega.
(Uejima Onitsura 1660-1738)




Se esistessero le Olimpiadi del gioco d'azzardo gli italiani si piazzerebbero sul podio. E pure al primo posto. 
Un rapporto rileva come in Italia ci sia una slot machine ogni 145 abitanti mentre negli Usa - gli inventori di Las Vegas! - è una ogni 372. Solo nel Lazio sono 333 le persone in carico alle Asl e si calcolano come circa cinquemila quei disperati che cercano di disintossicarsi nel centri sparsi nel resto della penisola. 
Si trovano soluzioni, anche utilissime, ma francamente sproporzionate come una cerbottana contro un kalashnikov. L'ambulatorio che soccorre i malati di ludopatia che apre a Roma oggi (qui), o a Firenze dove partirà a giorni la benemerita campagna dei bar "noslot". 
Si cerca di fare qualcosa, ovvio. Ci si prova. 
Come evitare di prendersi il caffè proprio in quel bar dove roboticamente, pensionati, ragazzi e gente qualsiasi, si rovinano. Guardare in cagnesco i ragazzetti che scommettono sotto casa (serve a nulla, ma lo faccio!). Si fa volontariato. Si attacca l'adesivo "Noslot!" sulla vetrina. O come in Val di Gresta in Trentino (notizia qui). Grandi piccole cose...

Ma, assodato che gli introiti rimpinguano le tasche dello Stato e assodato che senza saremmo già stati commissariati, non si può trovare una tassazione meno dannosa per le teste delle persone e meno incoraggiante per la criminalità?

(Stacchiamo la corrente!!!)



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