mercoledì 15 ottobre 2014

La storia di YOSA BUSON

Il mondo si offusca
smorzando il vermiglio
delle foglie d'acero
(Yosa Buson 1716-1784)


Il rosso acceso di queste foglie vermiglie (rosso cinabro?) mi fa pensare a tutti i colori antichi scomparsi per le ragioni più varie: il bianco d'argento, sopravvissuto fino agli anni ottanta, il prezioso azzurro lapislazzulo, utilizzato fin dall'epoca romana e nel medioevo, il giallo orpimento, aureo ma anch'esso tossico. E poi l'arancio minio e il bianco ferale della biacca, ottenuti entrambi dalle fusioni e vaporizzazioni del piombo, il verdastro risigallo... 
A questa lista, incompleta, aggiungo oggi anche il giallo cadmio. 
Infatti l'Unione Europea, su imput del governo svedese, ne ha vietato l'uso poichè i residui del pigmento, una volta finiti nei fertilizzanti, rendono i cibi tossici (leggi notizia qui).  



Il problema, che chiamerei eco-coloristico, mi offre l'occasione per far conoscere la storia dell'autore dello haiku autunnale di oggi che nacque nel 1716 in un minuscolo villaggio di campagna nella provincia di Settsu, Kema. Molti sono i monaci che sul loro taccuino di appunti usavano schizzare velocemente piccoli paesaggi, ma l'artista per eccellenza tra tutti i poeti zen è lui: Yosa Buson. 
A vent'anni si trasferisce per studiare prima a Edo, l'odierna Tokyo e poi a Kyoto dove perfezionerà l'arte della pittura.
Leggendo i suoi haiku colpisce come sigilli abilmente le sue due passioni nell'angusto spazio dei tre versi, la simbiosi armonica con il mondo e la sensibilità pittorica. 
Letti in questa chiave, diventano più riconoscibili. Sono quelli dove si intravede, all'interno dei tre ku, la minuscola costruzione poetica in tutto simile alla disposizione che un pittore crea sul tavolo con gli oggetti da ritrarre. Geometrie, colori, vuoti, pieni. Sensualità.

Bianca rugiada -
una goccia ad ogni spina
rosa canina
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Caduti i fiori -
tra i rami degli alberi
il tempio appare
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(Paesaggio di Yosa Buson trovato on line)

Fu anche ideatore dello haiga, un ibrido tra composizione letteraria e visiva, che prevede la condivisione dello stesso spazio di pergamena tra lo haiku e il disegno che lo illustra. Allievo di Basho, anche Yosa intraprende il cammino esistenziale che fu del suo maestro, all'ombra dei ciliegi verso Yoshino. Avrà una vita lunga di cui si sa poco, una sposa molto amata, dei figli. Si spegnerà nel 1784.

Acqua di primavera -
leggero piede che passa
la intorbida

I suoi versi ci appaiono come di smalto, lucenti e laccati. Forse leziosi. In effetti Buson, incarna proprio quell'estetismo giapponese che in molti trovano un po' stucchevole, ma che cento anni più tardi ha affascinato anche un grande amante del giallo cadmio, Vincent Van Gogh. 












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