martedì 15 luglio 2014

Un mondo di stranieri

All'ombra dei fiori
nessuno
è straniero
(Issa 1763-1827)

Alla fine, essere un grande scrittore risiede, per come la penso, nel riuscire a raccontare sempre la stessa cosa. Il suo sguardo sulla realtà illumina il quotidiano di chi legge che così impara a trovarlo e ritrovarlo, impara a seguirlo.

In "Ora o mai più" del 1991 Nadine Gordimer (leggi qui) scriveva:
"Sembrava che fosse finita un’Era. Di certo niente meno che una Nuova Era quando la legge non viene promulgata in base a una pigmentazione, quando tutti possono vivere, andare e lavorare ovunque vogliano in un paese che appartiene a loro in comune.”

Anche Nadine Gordimer ha raccontato per l'intera sua vita la stessa cosa, il Sudafrica e l'apartheid, ma le sue parole riguardano tutti. 
Che vivano a Johannesburg, Berlino o a Rosarno.


(Nadine Gordimer  "Un mondo di stranieri" Feltrinelli 1961)








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